Felsineo e l’impegno della Sostenibilità: un piano per la digitalizzazione dei processi aziendali
Le aziende Felsineo S.p.A. e FelsineoVeg srl, rispettivamente leader nella produzione di mortadelle e affettati vegetali e facenti parte del Gruppo Felsineo, hanno deciso di efficientare i propri processi gestionali e abilitare una maggiore sostenibilità. In questo articolo racconteremo le principali caratteristiche alla base del piano triennale intrapreso dal gruppo e che ha visto il coinvolgimento di doDigital srl e Intellico srl: partner di innovazione esperti, rispettivamente, in Governance e Sistemi Informativi aziendali e soluzioni di Intelligenza Artificiale.
In particolare:
- vi spiegheremo in cosa consiste il piano triennale del Gruppo Felsineo
- trovandoci ad un anno dall’avvio dei lavori, condivideremo alcune buone pratiche emerse in corso d’opera
- vi forniremo una visione complessiva di quali sfide si prospettano per il futuro
La sostenibilità nelle aziende
Quando si parla di sostenibilità ci si può riferire, a seconda dei contesti, a:
- sostenibilità economica: la capacità di produrre reddito e lavoro continuativamente;
- sostenibilità ambientale: tutela dell’ecosistema e delle risorse naturali;
- sostenibilità sociale: garanzia della parità di condizioni di benessere umano.
Nelle sue varie sfaccettature, questa tematica è stata catapultata al centro delle discussioni relative al mondo aziendale, spesso in affiancamento a quelle sul digitale: infatti, la pandemia ha fatto sorgere la necessità di “fare più e meglio, con meno”, e la combinazione di questi due elementi risulta in questo senso particolarmente calzante: il digitale abilita infatti una maggiore sostenibilità, mentre la sostenibilità fornisce nuove prospettive per le quali progettare servizi digitali innovativi.
D’altronde, secondo l’ultimo report della European Investment Bank sulla digitalizzazione in Europa, le organizzazioni che investono in sostenibilità tendono a indirizzare maggiori investimenti verso Innovazione, Ricerca e Sviluppo, Tecnologie 4.0 e Competenze 4.0.[1] ed è questo, probabilmente, il motivo per cui tali organizzazioni sperimentano una maggiore crescita per quanto riguarda fatturato, occupazione ed export[2].
Tuttavia, il percorso che determina questo tipo di crescita è caratterizzato da una notevole complessità, dovuta innanzitutto al livello di impegno e commitment richiesti, che necessitano di un approccio multidisciplinare e in grado di includere competenze di business, digitali e organizzative, oltre che la capacità di investire in modo mirato: è per questo che il Gruppo Felsineo ha scelto doDigital e Intellico come partner di innovazione per intraprendere il proprio percorso di trasformazione digitale.
Il piano triennale del Gruppo Felsineo
Se la competitività delle aziende si basa innanzitutto sulla capacità di efficientare i processi aziendali con conseguente riduzione delle risorse necessarie allo svolgimento delle proprie attività, il settore Food & Beverage risente di questa necessità in maniera particolare, soprattutto per quanto riguarda produzione e trasformazione dei prodotti, stoccaggio e trasporto a livello regionale o aziendale, il che sta spingendo le aziende della filiera a implementare una strategia formalizzata di sostenibilità[3],
Anche il Gruppo Felsineo ha deciso di aumentare la propria competitività a partire dalle leve di sostenibilità e digitalizzazione avviando un percorso di digitalizzazione dei processi e adozione di modelli operativi basati su criteri di sostenibilità.
Gli obiettivi di efficientamento saranno raggiunti grazie ad un piano triennale elaborato, innanzitutto, a partire da un assessment volto all’identificazione del livello di digitalizzazione delle diverse aree e alla conseguente prioritizzazione delle attività, sia con l’obiettivo di implementare l’asset tecnologico tramite Software Selection, sia di rinnovare l’infrastruttura di alcune aree core, come quella della produzione.
Inoltre, è prevista la revisione di alcuni processi gestionali nell’ottica dell’economia circolare, dell’efficientamento energetico e dell’evoluzione dei servizi di trasporto e logistica. Approfondiamo qui di seguito i cantieri dedicati a ciascun obiettivo:
- Energy Management, cioè il lavoro di strutturazione per la gestione degli asset di impianto e volto all’acquisizione della certificazione ISO 50001. Questo cantiere prevede il raggiungimento di una corretta gestione del ciclo vita del dato e l’uso di modelli di Machine Learning come segnale precursore di malfunzionamenti o guasti futuri: il business in cui opera il Gruppo Felsineo fa infatti largo utilizzo di macchine, sistemi e apparecchiature dispendiosi dal punto di vista energetico, perciò risulta cruciale ridurre il consumo di energia, identificare le tendenze per anticipare i picchi e fornire raccomandazioni per migliorare l’efficienza.
- Demand & Production Planning, ovvero la pianificazione di domanda e produzione a partire dall’analisi di dati storici e dell’andamento attuale del mercato di riferimento. Il modello produttivo del Gruppo è infatti prevalentemente caratterizzato da logiche make-to-stock (MTS), secondo cui la produzione viene programmata a partire dalle previsioni della domanda da parte dei consumatori. L’efficienza di un metodo simile si basa sull’accuratezza della previsione della domanda, che richiede dati ed informazioni affidabili e per ottenerli è imprescindibile l’utilizzo di strumenti per una pianificazione di base della domanda (es. MRP). L’ottimizzazione dei processi e la razionalizzazione delle risorse richiedono poi il ricorso a tecnologie abilitanti in grado di controllare l’intera filiera, anche attraverso una piena condivisione delle informazioni fra tutti gli attori che ne fanno parte: clienti, fornitori e terzisti affettatori.
- Evoluzione dei servizi di trasporto e logistica: cantiere che prevede l’introduzione in azienda di nuovi impianti e sistemi per la produzione e per la tracciabilità e gestione dei flussi logistici
Takeaways a distanza di un anno
A distanza di un anno dall’inizio del programma, tre sono le principali riflessioni emerse:
Sulla base degli importanti investimenti previsti dal piano si è scelto di strutturarsi per garantire una governance di tipo Agile, che prevede modalità di pianificazione ricorrenti e un attento monitoraggio dell’avanzamento lavori. Un aspetto molto importante riguarda inoltre l’ingaggio dei responsabili di funzione e il commitment da parte di tutte le persone coinvolte nel progetto: il Piano coinvolge infatti circa il 30% di tutto il personale del Gruppo, 10 fornitori e una trentina di consulenti.
In secondo luogo, risulta essenziale ricercare, oltre ai miglioramenti bottom-line, obiettivi di sostenibilità: la sinergia tra questi due piani è elevata e, all’interno del piano, si traduce principalmente nei cantieri di Energy Management e Demand&Production Planning.
La terza buona pratica riguarda, invece, la sostenibilità del piano nel tempo: nella pianificazione di un percorso di trasformazione digitale si deve tenere in conto del fatto che, soprattutto su un arco temporale esteso, esigenze e priorità di trasformazione possono variare a fronte di nuovi input, sia interni che esterni. È quindi necessario basarsi su valutazioni intermedie dei risultati a fronte dei quali vengono decise le azioni correttive da effettuare per perseguire gli obiettivi strategici garantendo un’efficienza massimizzata.
Cosa ci aspetta
Il secondo anno di attuazione del programma comporterà, soprattutto per i cantieri che sono già entrati nella fase di adozione delle soluzioni, la necessità di focalizzarsi su aspetti di change management.
Altri cantieri, invece, come quello relativo all’Energy Management, entrano nella fase di implementazione. Si tratta di un lavoro che coinvolge l’intera organizzazione e richiede pertanto una partecipazione e un commitment esteso soprattutto per quanto riguarda l’area di produzione e di manutenzione.
Per quanto riguarda il futuro, è da sottolineare il fatto che un ruolo particolarmente importante è stato rivestito dallo sforzo nel riprogrammare un DNA aziendale digitale e sostenibile a fronte di un business, quello in cui si muove il Gruppo, fortemente legato al territorio e alla fisicità delle attività inerenti produzione e trasporti. D’altronde, come afferma Emanuela Raimondi, Amministratore Delegato di Felsineo:
“Il digitale deve essere rivisto in chiave innovativa e, dall’essere un elemento che per certi versi bypassa i rapporti umani, diventa uno strumento fondamentale ed indispensabile per recuperarli e riviverli in ottica sostenibile. Ci offre la possibilità di raccogliere e mettere a disposizione dati la cui analisi è fondamentale per questo nuovo modello di business. I rapporti umani diventano così il motore della strategia di sostenibilità, proprio grazie ad una digitalizzazione che permette di portare il livello di applicazione della mente delle persone su attività a maggior valore aggiunto e di più alta soddisfazione.”
[1] European Investment Bank, Digitalisation in Europe 2021-2022: Evidence from the EIB Investment Survey, 2022
[2] Unioncamere, Symbola, GreenItaly 2020: XI Rapporto sulla green economy in Italia, 2020.
[3] Food Industry Monitor, La sfida della crescita sostenibile per l’industria del food, 2021, https://www.foodindustrymonitor.com/wp-content/uploads/2021/07/Presentazione-FIM-2021-02-07-2021_PUBBLICA.pdf